lunedì 30 gennaio 2012

a night in Venice...


sei da venire a trovare d'inverno
dove il tuo vento gelido e umido
taglia il viso e scopa le ossa.



Ma ancora una volta mi sai sorprendere
e mi regali lo squallore di cui ho bisogno
dietro ad angoli imprevisti e impensabili.



ed è stato bello camminare insieme
e rifugiarci nei locali tipici che,
come dicevi tu: "conoscono solo i veneziani d.o.c."
e riscaldarci con cicchetti e buon vino.


Grazie degli abbracci 
delle tue micie,
del 'calore' di discorsi necessari...
Tornerò presto.


mercoledì 18 gennaio 2012

Io che ho pregato onestamente...

"Sento che al mondo scivola la bellezza, contiene romantici d'ogni sorta in cerca di cabaret, nascosti ai più fetenti angoli, ad abusare melanconie, perchè il resto gli è stato rubato da asmatici mietitori d'anime.
Mi guardo attorno a questo circolo d'imbrattastorie, che si riempiono le viscere d'una dannazione che non gli appartiene.
Cosa avranno mai fatto, quest'impettiti cani per sentirsi virtù d'un pianeta poeta. Pervasi da un'estasi vacante.
Dovrebbero, preferibilmente e saggiamente, trovare una cartina per il buco del loro culo e soggiornarvi per un periodo medio lungo. E profittare della vacanza per diventare più attenti. Concedendosi il lusso di sbirciarsi dentro. Conversandosi. Giovani d'oggi, sono la più spietata vecchiaia con grave forma d'alhzeimer. 
E'  un malaugurato tempo, che è monco di tempo, con le lancette azzoppate, malamente rattoppato da nuovi mostri sacri. La gloria decantata, è il mio macello. Che sciagura esserci, che sciagura. Mi addoloro, m'annoiate!

Eppure ogni fiume, ogni lago, ogni filo d'erba, ogni capello di femmina, sono una emorraggia intensiva che fluisce in un'essenza mistica. E' questa la chiesa dove dovreste pregare, a mani oneste. 
Tutto lo abbiamo già conosciuto, e poi perso, la memoria è un'arena dove vincono, ahimè, spesso, i leoni." 
@Amanda Bono

Ed io, che ho pregato onestamente, ti ringrazio di essermi venuta incontro
con i tuoi 'schiaffi' necessari.

Grazie A.
ora posso partire sereno.


martedì 17 gennaio 2012

ventre

Ti ho parlato tanto di certi sogni,
di quelli che non ho mai avuto il coraggio di confessarti...
Mi sei stata così vicina in questi giorni
che non potevo non rifarlo di nuovo...
eri così bella mentre uscivi dall'acqua
ed io con i tuoi vestiti in mano ad aspettare,
mentre non potevo che notare le perle d'acqua
sulla tua pelle, fatte brillare dalla luna.
Mi hai abbracciato così stretto
che non potevo che inginocchiarmi
e poggiare la mia bocca sul tuo ventre
che mi ha dato la calma e il conforto.
era il mare che mi mancava
tu lo sapevi.
e le tue dita a tenermi i capelli...


giovedì 12 gennaio 2012

clean

non capisco
a quale destino
io sia designato
ma sto iniziando a capire
ciò che è nelle mie mani


non pretendo di sapere
dove mi porterà la mia oscenità
so solo che mi piace
cosa sta iniziando a mostrare.


E mi sento di nuovo 'pulito'




domenica 8 gennaio 2012

Baby, last time...

il fuoco non si racconta,
non il nostro: pulsante, schizzante, imprevedibile.
mi strappavi e mi conducevi nel bosco,
quel bosco in cui prendevano forma le nostre oscenità
e dove perfino la luna piena impallidiva
davanti alle tue caviglie 
che si erigevano ad altare
sui tuoi tacchi perfetti.

e da quella notte la mia dannazione.
da quella notte la mia condanna.
non esiste 'dio' che possa salvarmi:
ti cercherò ancora.
farò l'errore più grande
e rimarrà solo la cera.





lunedì 2 gennaio 2012

Lentamente si sparisce...


Walk in silence,
Don't walk away, in silence.
See the danger,
Always danger,
Endless talking,
Life rebuilding,
Don't walk away.

Walk in silence,
Don't turn away, in silence.
Your confusion,
My illusion,
Worn like a mask of self-hate,
Confronts and then dies.
Don't walk away.

People like you find it easy,
Naked to see,
Walking on air.
Hunting by the rivers,
Through the streets,
Every corner abandoned too soon,
Set down with due care.
Don't walk away in silence,
Don't walk away.

domenica 1 gennaio 2012

the sinner in me

risorgo rabbioso
da ceneri ancora umide,
ardite promesse al mio sangue
da diluire del suo dolce veleno,
prima che note psichedeliche
uccidano pelle senza pietà.

voglie rotolate via dall'anima
come un nastro lucido nero,
da stringere attorno al peccatore
come un impietoso monito.

da certe stanze non si esce
se non con il gelo nelle ossa.