lunedì 19 febbraio 2007

Altare...

A volte note sgarbate
Fanno esaltare il polline del nostro fiore screziato.



Voglio danzare sul marmo vergine di una cattedrale
Guardare le navate che si deformano sulla mia testa.
perchè il cervello ha perso la bussola.


Ammira le mie ali nere vellutate

Reclamano saliva folle..


Il tuo trucco pesante,
Mi fa strisciare ambiguo

Le mie mani ti cercano, lo senti?

 

Altare.

 

Prego mentre rimbalza nelle mie tempie

Un ritmo marziale

Cadenza le mie voglia.

 

A cosa sono destinato non lo so.

 

Ma so che non ti abbandonerò:

Hai grida che parlano di me.

5 commenti:

  1. Stasera è facile volare via.

    Guido sola, l’autostrada scorre sotto le ruote. Questa notte non è accogliente. Fuori è freddo, rifletto su decisioni e parole dette. Stanotte ho voglia di guidare fino alla fine del mondo, le luci che si rincorrono, stupida gara a chi esplode prima sul guardrail.

    Stanotte ho voglia di mani calde sulle spalle e un bacio lento sulla nuca.

    E’ una di quelle notti in cui non c’è bisogno di parole.

    E’ una di quelle notti in cui tutto si mescola in un quadro astratto dai colori sguaiati.


    And watching lovers part, I feel you smiling

    What glass splinters lie so deep in your mind

    RispondiElimina
  2. Dove sei quando ho bisogno di parlarti?

    RispondiElimina
  3. Se quelle grida parlano di te allora non puoi fuggire. Non vuoi.

    RispondiElimina
  4. ilo tuo profilo è bellissimo. oscuro e faffascinante, in assoluta armonia con il tuo nick.

    se vorrai passare ancora a trovarmi, ne sarò felice...

    RispondiElimina
  5. La notte fugge via lasciandomi ancora sola... e senza demoni, rubati dal loro versante ovest...

    RispondiElimina